DeepSeek: la nuova AI cinese che sta sconvolgendo il mondo della tecnologia

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DeepSeek: La nuova AI cinese che sta sconvolgendo il Mondo della Tecnologia
DeepSeek: La nuova AI cinese che sta sconvolgendo il mondo della tecnologia

Negli ultimi giorni, milioni di persone hanno scaricato DeepSeek, proprio come era successo con ChatGPT due anni fa. Ma dietro quello che può sembrare solo l’ennesimo chatbot che risponde alle nostre domande, suggerisce ricette, ci organizza le vacanze, ci scrive le diete e i programmi di fitness, si nasconde una rivoluzione molto più profonda.

L’intelligenza artificiale è molto più di un chatbot: è un insieme di tecnologie a uso generale che stanno trasformando tutta la nostra società. In particolare stanno trasfromando:

  •  la medicina, supportando diagnosi precoci delle malattie e accelerando la scoperta di nuovi farmaci
  • i servizi pubblici, rendendoli più efficienti e capaci di adattarsi alle esigenze dei cittadini
  •  il mondo del lavoro, automatizzando alcuni compiti ripetiti e aumentando la produttività
  • le imprese, soprattutto le PMI (piccole e medie imprese) che possono usare l’AI per analizzare i dati, aumentare la produttività e competere meglio sui mercati globali.

Ma cosa sta succedendo esattamente con DeepSeek? Davvero ha battuto le startup americane con un modello di business migliore? Ha copiato OpenAI? Perché il Garante della Privacy italiano lo ha bloccato? E cosa vuol dure per l’Europa?

Scopriamolo insieme.

1Cos’è DeepSeek e perché fa tanto rumore?

DeepSeek è un modello di intelligenza artificiale generativa sviluppato da una startup cinese fondata nel 2023 da Liang Wenfeng, un quarantenne cinese esperto di AI con un passato nel settore finanziario. Deepseek funziona in modo simile a ChatGPT, generando testi e rispondendo alle domande. Ciò che ha sorpreso tutti è che ha usato molte meno risorse rispetto ai giganti americani come OpenAI e Google ma il suo modello funziona quasi allo stesso livello e in alcuni casi ha addirittura superato ChatGPT.

Questo siginfica due cose:

  1. E’ possibile far concorrenza alle grandi aziende tech americane spendendo molto meno.
  2. Nonostante le restrizioni sui chip imposte dagli USA, la Cina ha trovato soluzioni alternative, innovando sul software e dimostrando che è possibile competere con OpenAI e Google anche senza accesso ai più potenti chip Nvidia.

🌍 Impatto sul mercato
Il successo di DeepSeek ha spaventato gli investitori, causando un crollo del 18% del valore di NVIDIA,  il principale produttore di chip AI, e cancellando 560 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Liang Wenfeng founder di DeepSeek
Liang Wenfeng founder di DeepSeek

2. Ha veramente sbaragliato il modello di business delle startup americane?

DeepSeek non ha inventato da zero una nuova tecnologia, ma ha combinato in modo innovativo metodi esistenti, riuscendo a ridurre notevolmente il costo computazionale.

Il fattore chiave è stata la necessità di aggirare le limitazioni statunitensi all’expert sui chip avanzati, che ha costretto i ricercatori cinesi a ingegnarsi con chip meno performanti: la necessità aguzza l’ingegno.

Cerchiamo di capire meglio I metodi innovativi che hanno usato in DeepSeek con qualche esempio concreto

Mixture of Experts (MoE) – Esempio dell’ospedale 🏥

Immagina di andare in ospedale per un problema di salute. Se dovessi vedere un solo medico generico per qualsiasi malattia, ci vorrebbe molto più tempo per fare diagnosi accurate.
Invece, l’ospedale ha medici specialisti: il cardiologo per il cuore, il neurologo per il cervello, l’ortopedico per le ossa. Ogni paziente viene indirizzato dallo specialista più adatto, migliorando l’efficienza e l’accuratezza delle cure.

➡️ DeepSeek utilizza lo stesso principio: attiva solo le “unità esperte” più rilevanti per rispondere a una domanda, ottimizzando il processo e riducendo il consumo di risorse.

Load Balancing – Esempio del ristorante 🍽️

Immagina di essere il proprietario di un ristorante molto frequentato. Se tutti gli ordini venissero preparati da un unico cuoco, ci sarebbero lunghe attese e clienti arrabbiati.

Invece, un ristorante ben organizzato distribuisce il lavoro tra più chef, ognuno specializzato in un piatto: uno prepara la pasta, un altro i secondi, un altro i dolci. In questo modo, il carico di lavoro viene bilanciato in modo efficiente, riducendo i tempi di attesa e migliorando il servizio ai clienti.

➡️ DeepSeek usa lo stesso principio: distribuisce il carico di lavoro tra diverse unità di calcolo, evitando che una sola parte del modello si sovraccarichi e rallenti tutto il sistema. Questo permette di ottenere prestazioni elevate anche con hardware meno potente.

3. DeepSeek ha copiato OpenAI?

OpenAI ha accusato DeepSeek di aver usato la distillazione, una tecnica con cui un modello più piccolo “impara” da un modello più grande utilizzandone gli output.

Esempio: Se uno studente universitario prende appunti da un professore e poi riassume le lezioni e fa una dispensa per un compagno di corso, quel compagno impara senza dover seguire tutto il corso.

La distillazione è una pratica piuttosto comune, ma i termini di servizio di Open AI stabiliscono che gli utenti non possono “copiare” nessuno dei suoi servizi o utilizzare l’output per sviluppare modelli in concorrenza con OpenAi  Sembrerebbe invece che Deepesseek abbia usato questa tecnica per “imparare” dai modelli di OpenAI attraverso API. Addirittura dicono che fino a poche settimane fa se si chiedeva a DeepSeek come si chiamava, rispondeva “ChatGPT” segno che potrebbe aver riutilizzato parte delle risposte di OpenAI.

Non ci al momento sono prove definitive che DeepSeek abbia fatto in modo illegale distillazione, ma OpenAI e il governo USA stanno indagando.


4. Perchè il Garante della Privacy ha bloccato DeepSeek?

L’Italia è stato il primo paese europeo a indagare DeepSeek, proprio come aveva fatto con ChatGPT. Il Garante per la Privacy ha chiesto: quali dati vengono raccolti, da quali fonti, per quali scopi, su quale base giuridica e se sono archiviati in Cina. E come vengono informati gli utenti.  In seguito a tale richiesta la società cinese ha tolto la possibilità di scaricare l’app in Italia e ha inviato una risposta generica al garante che l’ha ritenuta insufficiente e ha bloccato con effetto immediato l’uso dell’app in Italia.

I Garante della Privacy ha bloccato DeepSeek
I Garante della Privacy ha bloccato DeepSeek

Comunicazione del Garante per la Privacy: https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10097450

🚨 Motivi delle preoccupazioni del Garante:

  • Il Garante vuole sapere quali dati personali raccoglie DeepSeek e se gli utenti vengono correttamente informati sul loro utilizzo.
  • La questione della localizzazione dei server è importante: se i dati sono conservati in Cina, potrebbero essere soggetti alle leggi di sorveglianza del governo cinese.
  • Il modello potrebbe aver usato web scraping per raccogliere dati senza consenso, un problema già visto con altre AI generative.

Anche la Casa Bianca sta monitorando DeepSeek per le possibili implicazioni sulla sicurezza nazionale. Il timore è che l’AI cinese possa raccogliere dati sensibili o essere utilizzata per influenzare l’opinione pubblica americana, soprattutto considerando la forte regolamentazione e il controllo statale sulle aziende tecnologiche in Cina.

5. Rappresenta un’opportunità per l’Europa?

L’Europa sta cercando di capire come partecipare a questa corsa gloable all’AI con investimenti molto inferiori rispetto ai proncipali concorrenti Stati Uniti e Cina.

AI Race
Corsa all’AI

 

📉 Recenti annunci di investimenti AI nel mondo:

  • 🇺🇸 USA: 500 miliardi di dollari nel programma STARGATE
  • 🇨🇳 Cina: 140 miliardi di dollari per l’ecosistema dell’AI cinese
  • 🇪🇺 Europa: 2 miliardi di euro per l’AI Factory

Il 29 gennaio 2025, la Commissione Europea ha presentato la “Bussola per la competitività“, un nuovo piano di interessanti inziative per promuovere l’innovazione in Europa, ma non è sufficiente, l’Europa investe troppo poco rispetto agli altri attori globali.

Non basta regolamentare: bisogna creare un mercato unico digitale europeo, riducendo le barriere burocratiche e aumentando i finanziamenti per le startup AI.

6. L’Europa è a un bivio

Proprio questa settimana, in risposta agli sviluppi di DeepSeek e al programma americano Stargate, le principali associazioni europee dell’AI (ADRAEAIF e EIT Digital) hanno lanciato un appello comune: l’Europa non può più permettersi di rimanere ferma o dipendere da fornitori esterni di AI.

L'Europa deve agire subito!
L’Europa deve agire subito!

Serve un’azione decisa per costruire un ecosistema AI europeo sovrano e competitivo, come indicato nei rapporti di Draghi e Letta. La richiesta è chiara: raddoppiare gli investimenti, snellire le regolamentazioni e creare una partnership pubblico-privata che acceleri lo sviluppo di tecnologie AI “made in Europe”.

Come hanno sottolineato le associazioni: “Il momento è questo, dobbiamo essere ambiziosi e agire insieme e subito come Europa

Link alla lettera: https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:7290383833160417280

Conclusioni: DeepSeek è solo l’inizio di una nuova fase dell’AI

DeepSeek non è solo un altro chatbot: è il segnale che il mondo dell’AI sta cambiando più velocemente del previsto. La sua improvvisa ascesa ci fa capire anche una volta la portata della rivoluzione delll’AI e ci dimostra che l’AI non è più solo di dominio esclusivo di poche Big Tech americane, ma può diventare una tecnologia globale e decentralizzata, capace di sconvolgere equilibri economici e geopolitici.

Questa rivoluzione porta con sé opportunità e rischi. Per poter sfruttare le grandi opportunità dobbiamo imparare a usare in modo sicuro e reposanbile queste tecnologie, conoscere come funzionano, come vengono sviluppate, quali sono i rischi e come possiamo gestirli.

Quello che è certo è che il mondo dell’AI sta cambiando a una velocità senza precedenti, e chi non investe o chi non impara a usare queste tecnologie rischia di rimanere indietro.

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